Premessa
D'altro canto ci spingeva la constatazione che, tutto sommato, poche località in Italia sono caratterizzate dal non possedere, anche nei dintorni, informazioni sul loro antico assetto urbanistico; Latisana, con le sue ricche vicende storiche, non forniva indizi sulla vita e sul complesso mosaico delle sue attività quotidiane nel Medioevo e nel Rinascimento. Solamente in questi ultimi anni abbiamo avuto una inversione di tendenza a questo riguardo: alcune fortuite circostanze hanno recentemente, e in parte, modificato una situazione di trascuratezza dovuta pure alla mancanza di segnalazioni da parte di operatori edili ed agricoli, impegnati ad eseguire lavori nell'area cittadina o nei limiti, comunque, del territorio comunale.
Da tempo accarezzavamo l'idea di un progetto di studio per tracciare con una certa attendibilità una pianta della città medioevale, una mappatura sistematica per rilevare una presenza antropica notevole e differenziata nei secoli: purtroppo non ci si può basare su alcun testo o su documenti specifici, assolutamente inesistenti a quanto ci risulta. Per Latisana fino ad oggi i documenti più antichi consistono nell'acquerello di A. BANCHIERI (BANCHIERI 1734) e nella Mappa Catastale napoleonica (1810) che danno risposte molto parziali e relativamente recenti. Le nostre perplessità e i nostri dubbi ad avviare il progetto erano pure condizionati dai lunghi tempi necessari e dalle prospettive molto incerte di riuscita.
A.Banchieri 1734
Fortunatamente l'azione di sensibilizzazione a suo tempo da noi avviata ha consentito di cogliere oggi qualche primo soddisfacente risultato nell'interpretare lo specifico linguaggio planimetrico della città antica.